Come farsi cacciare da un bookmaker? Se non siete mai stati in America o meglio in una sala scommesse a Las Vegas di domenica vi racconto cosa potrebbe succedere di vedere.
Le scommesse sportive possono diventare piuttosto chiassose, ma quando si tratta di essere cacciati da un book, queste storie prendono il sopravvento.
Domenica, Las Vegas, sala scommesse e campionato NFL in corso o per una giornata intensa durante il torneo NCAA. Sapete che l’emozione a volte può avere la meglio sugli scommettitori?
La sala scommesse è spesso la più rumorosa del casinò e non è difficile sentire esplodere bombe a forma di “F” frustrate dopo un’intercettazione, l’escalation di chiacchiere tra tifosi rivali o persino una crisi di nervi dove qualche scommettitore professionista strappa i biglietti quando un tre all’ultimo secondo fa saltare la scommessa della vita.
Che cosa succede quando la tensione si fa sentire?
Che cosa ci vuole perché uno scommettitore sportivo venga cacciato da un bookmaker in una sala scommesse?
La maggior parte degli spot non ha una sorta di codice o di sistema di valutazione, ma opera piuttosto sulla base del principio “lo riconosci quando lo vedi”.
Ci sono molte cose che ti fanno cacciare da un casinò o da una sala scommesse, e generalmente i responsabili della sicurezza dei casinò a Las Vegas lo riassumono in: ‘Non comportarti come un idiota’. Sono azioni che valgono come in qualsiasi altro posto: personalmente non credo che le scommesse sportive abbiano regole diverse da quelle di un ristorante o di un bar.
“Se ti comporti da idiota, verrai buttato fuori”.
Quindi, che cosa si intende per “idiozia”?
“Sono ragioni ovvie”, il così detto buon senso che sicurezza dell’hotel che ospita il casinò conosce molto bene, perché non è il personale delle scommesse sportive a occuparsi di questi problemi. Se si ruba a un ospite, se ci si comporta in modo odioso o se si è ubriachi e disordinati, questo giustifica sicuramente l’uscita. Naturalmente, se uno è ubriaco, gli chiamano un taxi o, se è ospite di un hotel, gli chiedono di smaltire la sbornia e lo fanno accompagnare dalla sicurezza nella sua stanza.
L’esperienza sul campo fa la differenza e la security ha ben chiaro di quanto si possa andare oltre.
Un avvertimento educato, in primis, ma se la sicurezza vede fumare una sigaretta elettronica nella sezione non fumatori e come cercare di affermare: ‘Ma non è veramente fumare’. Sì, lo è. Per favore, non fatelo”. Un altro esempio che capita spesso di vedere è quando qualche “furbetto” si autocongratula per aver tolto il cartello ‘Riservato ai VIP’ dal banco, averlo gettato nel cestino e poi aver affermato che non c’era nessun cartello riservato sul tavolo quando arriva l’ospite VIP. Ecco una notizia, genio: le telecamere e la security in borghese tiene sempre e costantemente traccia dei posti riservati. Se lo fai due volte, sei fuori.
E che dire dello scenario “fallo una volta e sei fuori”?
Chi segue il football americano sa bene che “lo scontro fisico è un 86 automatico”. Quindi per proprietà transitiva se si è coinvolti, si viene espulsi, indipendentemente da chi avesse ‘ragione’ o ‘torto’. Sappiamo tutti che molte volte nel football la penalità per condotta antisportiva viene comminata a chi risponde, non a chi istiga.
Basta fare per oltre 5 anni il direttore regionale delle corse e degli sport in qualsiasi stato degli USA (United States of America), per vederle di tutti i colori soprattutto quando si parla di attività nelle scommesse sportive e non si può non concordare su quanto detto fino ad ora se non aggiungerne un’altra interessante.
Ebbene sì… capita spesso di vedere gli scommettitori che sono talmente stanchi che iniziano a dormire. Non si può dormire mentre si fa una puntata sulle scommesse sportive. Ed ecco che subito vengono buttati fuori. Forse stanno cercando di smaltire i postumi di una sbornia e non riescono a raggiungere la loro stanza. La sicurezza non gli dice che devono andare in camera, ma che non possono stare, giustamente al tavolo.
Questo è il classico esempio di tutto ciò che uno scommettitore non deve mai fare. Quando si scommette bisogna essere sempre lucidi e responsabili.
Anche gli avventori che cercano di prendere in prestito denaro da altri clienti vengono cacciati in fretta, perché troppo spesso una situazione del genere porta a uno scontro fisico.
E per quanto gli avventori possano sentirsi frustrati mentre cercano di piazzare una scommessa, o mentre aspettano in fila per farlo, un divieto assoluto è quello di sfogare la frustrazione su chi sta dietro al bancone. E credetemi… qualsiasi storico gestore di scommesse sportive di Las Vegas sostiene che niente può far cacciare un cliente più velocemente.
Di sicuro, quando si inizia a sminuire il bigliettaio, vuol dire essere prossimi a farsi cacciare da un bookmaker. Il bigliettaio è sempre in prima linea. Abusare pesantemente di chi scrive i biglietti è un modo sicuro per essere espulsi. E purtroppo succede molto più spesso di quanto si pensi.
Ma con le scommesse sportive che hanno alti e bassi così estremi, molti bookmakers hanno iniziato a utilizzare una certa discrezione in alcuni casi ben specifici.
Sei a Las Vegas, c’è il gioco d’azzardo e il bere. Si lascia correre molto di più, perché devi concedere un po’ di margine di manovra. Ma se qualcuno oltrepassa il limite, se è aggressivo e in cerca di guai, bisogna staccare la spina.
Veto di linea o Line Item Veto
Un problema più serio che tutti gli sportsbook devono affrontare – e tutti sono generalmente d’accordo sulle linee guida – è quando gli scommettitori approfittano consapevolmente e ripetutamente di una linea chiaramente errata.
Ecco quando si supera la Line Item Veto: a volte ci sono errori evidenti sul tabellone o nel sistema informatico e alcuni tipi di ospiti ne approfittano, credendo di essere più furbi di tutti gli altri. Non si fanno notare. Vedranno l’errore e scommetteranno più volte con piccoli incrementi, per non essere scoperti.
Volete un esempio? Eccolo qua: supponiamo che il North Carolina ospiti il Wake Forest nel basket universitario e che i Tar Heels siano favoriti di 20 punti. Ma in qualche modo la linea è stata invertita sul tabellone, e Wake Forest era favorita di 20 punti.
Quasi tutti i book si prenderebbero giustamente la colpa per l’errore, ma come regola generale, gli scommettitori che provano la strategia under-the-radar potrebbero trovarsi banditi in modo permanente.
Ci sono così tanti eventi ogni giorno che gli errori sono destinati a verificarsi. Se viene commesso l’errore, i bookmaker onorano sempre i biglietti. Ma ci sono alcuni che scommettono a limite basso più volte. Lo stesso ragazzo scommette 20 volte per un totale di 100 dollari. In questo caso, abbiamo l’obbligo di allontanare quella persona. Non può tornare.
È una sorta di accordo tra gentiluomini. Se continua a scommettere di proposito, e tutti i suoi amici scommettono, è come se avesse oltrepassato il limite. È una regola generale per tutti gli sportsbook. Non è scritto da nessuna parte, ma questo garantirà la porta di uscita a chiunque.
Fortunatamente ci sono molti scommettitori che colgono l’occasione, scommettono una volta e poi fanno sapere a chi scrive il biglietto che c’è qualcosa di sbagliato nel numero. Altri lo segnalano addirittura senza scommettere.
Questo è lo scommettitore professionista che noi bet tipster della Tipster Management amiamo. Leale e serio. che scommette in modo scientifico
Alla luce del sole
Naturalmente, si tratta di un problema serio di cui la maggior parte degli avventori non si accorgerebbe nemmeno. Gli aneddoti più umoristici di avventori che vengono “lanciati” fuori da una sala scommesse sono molto più visibili, nel bene e nel male.
Come farsi cacciare da un bookmaker? Ebbene sì, si potrebbe tenere un registro di tutte queste cose, e perché no, anche su base settimanale si potrebbero raccontare molti aneddoti favolosi che sono entrati nella storia delle scommesse sportive.
Ricordo di averne letti online due a dir poco memorabili:
- Un ragazzo “accusò” in un casinò del Nevada un giornalista sportivo famoso per avere una linea diretta con un allenatore direttamente a bordo campo. E LOL… non riuscendo a calmarlo non ci fu altra soluzione che quella di dover chiamare la sicurezza per chiedergli di andarsene. Era stato, diciamo così, un po’ troppo zelante nella sua teoria della cospirazione.
- “Immaginate una coppia in fondo alla stanza del bookmaker, e diciamo che lei stava ostacolando il suo ragazzo che avrebbe voluto piazzare una scommessa mentre lei era intenta a provare a farlo dissuadere in modo amoroso. Questo è il modo migliore per dirlo.
Sì, probabilmente è già stato detto troppe volte. A volte un avventore ha bevuto troppo e perde completamente di vista dove si trova. E quando devi andare, beh, devi andare, perché purtroppo qualche volta si supera veramente qualsiasi limite e può succedere di vedere un tizio così ubriaco che decide di abbassarsi i pantaloni e letteralmente iniziare ad orinare davanti alla finestra delle scommesse. Chiaramente il cliente è stato rapidamente cacciato, perché era solo un vecchio ubriaco. Non aveva idea di quello che stava facendo.
Finché morte non ci separi
Preparatevi a questo evento perché quando l’ho letto non credevo ai miei occhi. Un direttore di un importante casinò raccontò si una situazione totalmente diversa rispetto a tutte quelle che ho scritto fino ad ora. Non era certo una rissa, anzi era quanto di più tranquillo potesse esistere, risalente al 2005, durante i giorni da favolo al leggendario ma ormai demolito Stardust.
È un racconto un po’ noir perché lo Stardust aveva un cliente che voleva morire mentre piazzava le sue ultime scommesse sportive. Era molto anziano ed era il suo unico desiderio!
Il signore è stato un cliente del casinò Stardust per tutti i suoi quasi 50 anni di vita – perché il casinò è stato imploso nel 2007 – ed era un volto molto familiare nelle scommesse fin dal suo inizio nel 1974.
Lo conoscevano tutti molto bene. Ha liquidato tutto ciò che possedeva. Si aspettava di andarsene mesi prima di morire davvero. Ma è sopravvissuto alla demolizione del casinò? Portava tutta la sua roba nelle scommesse sportive – vestiti, valigie – e continuava a spostarla, chiedendo alla direzione di tenere alcuni dei suoi vestiti dietro il bancone.
Il bookmaker ha acconsentito per quanto possibile in una circostanza così insolita con un cliente così fedele. Ma non è finita come il cliente sperava. Una sera, nel cuore della notte, la sicurezza gli chiese di andarsene. Ha attraversato la strada ed è morto quella notte.
Tuttavia, il signore è arrivato abbastanza vicino a realizzare il suo desiderio, probabilmente abbastanza vicino da morire felice.
Quello che possiamo dire è che ha vissuto una vita molto piena!
Fuori tutti… o quasi
Su una nota più leggera non possiamo non ricordare un caso con uno dei dipendenti di un casinò che ha dimostrato che non sono solo gli avventori possono essere cacciati. Come a dire che è l’eccezione che conferma la regola.
In un’altra scommessa sportiva del Nevada settentrionale i Raiders stavano giocando una partita di playoff con i Broncos nel gennaio 1994. Uno dei supervisori era un forte allibratore e un personaggio immensamente simpatico, un grande atleta e un veterano del Vietnam, nonché un fanatico sostenitore di John Elway e dei Broncos. Mentre i Raiders si staccavano da Denver nel secondo tempo, vincendo 42-24, c’erano tre tifosi dei Raider che continuavano a parlare male di loro, diventando sempre più odiosi e fastidiosi.
Alla fine supervisore non ce l’ha fatta più e ha letteralmente scavalcato il bancone per inseguire questi ragazzi. Ci sono voluti cinque agenti di sicurezza per domare l’intera confusione. Il supervisore ha guardato il boss mentre era ancora inchiodato al pavimento e mi gli chiesto: “Questo significa che sono licenziato?” “Oh, sì”, ha risposto il capo, “ma bravo, amico””.